Il Ponente manifesta unito

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Sabato, 7 Novembre, 2009 - 01:00

 

Sabato sette Novembre duemilanove, ore quindici, i cittadini praesi scendono in piazza numerosi e decisi a riappropriarsi del proprio territorio e della propria identità, chiedendo a gran voce l’abbattimento del muro della vecchia ferrovia che ancora oggi separa la Delegazione dalla Fascia di rispetto, la sdemanializzazione della Fascia e la fine dello stato di promiscuità e di illegalità in cui è lasciata la striscia di litorale su cui Pra’ si gioca il futuro.
Ma anche e soprattutto per dire no ad una eventuale delocalizzazione del polo petrolchimico a Ponente, ed in particolare a Pra’, in prossimità di Pegli Lido.

La manifestazione è organizzata dal Comitato per Pra’, insieme a numerosi altri Comitati del Ponente genovese, tutti uniti nel ribellarsi ad ulteriori devastazioni dell’ambiente delle Ex-Delegazioni del Ponente di Pegli, Pra’ e Voltri, che continuano ad essere trattate dalla municipalità Genovese come colonie da sfruttare, ed a cui dare in cambio solo devastazione del territorio, inquinamento, servizi insufficienti e mediocri.

 

Svariate centinaia di cittadini (Il Secolo XIX li stima in un migliaio) si incontrano in Piazza Lido, ove inizia il martoriato territorio di Pra’, per muoversi in corteo proprio verso la Fascia di Rispetto, occupando tutta la sede stradale della via Pra’, con conseguente blocco totale del traffico a Ponente. Apre il corteo lo striscione del Comitato per Pra’, seguito da quelli degli altri organizzatori: Comitato di Via della Torrazza, Comitati per la Difesa di Pegli, di Pegli Lido, di Pegli Ovest, della Val Varenna, di Multedo, Comitato per la salvaguardia del territorio di Vesima. Presenti numerosi e con striscione anche i Commercianti Praesi e diversi altri Comitati cittadini che hanno voluto fornire solidarietà e supporto. Il corteo ha sfilato in modo civile e pacifico, a dispetto della imponente presenza di forze dell’ordine che hanno presto cominciato a guardare con benevolenza quel gran numero di persone serie, composte e dignitose che chiedono solo giustizia, efficienza, legalità e rispetto della propria identità, in modo chiaro, diretto e neutrale, senza alcuna strumentalizzazione politica o partitica.

 

 

Dalle finestre delle case che si affacciano lungo il percorso di tanto in tanto giungevano applausi di approvazione e condivisione.
Il tempo è stato complice e clemente con i manifestanti, garantendo le uniche ore di cielo sereno tra i passaggi di due perturbazioni che hanno portato pioggia, freddo e vento sia prima sia dopo la manifestazione,….forse lassù qualcuno, almeno Lui, ama i Praesi.
Presso le palazzine del canottaggio si sono tenuti gli interventi dei rappresentanti dei comitati, tutti uniti nel chiedere un nuovo modo di amministrare il Ponente, che rompa i vecchi ed obsoleti schemi e rituali della politica per concentrarsi solo ed esclusivamente sui legittimi bisogni, necessità ed aspettative dei cittadini.
La grande ed emozionata partecipazione dell’auditorio, che ha accolto le parole più appassionate degli speakers con boati di applausi, ha sottolineato la sintonia totale tra i cittadini e gli organizzatori.

 

 

 

Si auspica che il Comune di Genova e la Municipalità VII Ponente (che ha pure comunicato la piena adesione alla manifestazione pubblicamente a mezzo stampa), presenti alla manifestazione con autorevoli rappresentanti, prendano nota del forte messaggio inviato loro e reagiscano fattivamente con azioni pronte ed in linea con i desideri dei cittadini che rappresentano e da cui traggono motivo di esistere.
Proprio vent’anni fa, il nove Novembre millenovecentottantanove cadeva il muro di Berlino…il muro di Pra’ è ancora in piedi. Speriamo ancora per poco.