Assemblea pubblica in piazza Sciesa: vespasiano, VTE e Pra’ Viva

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Mercoledì, 4 Luglio, 2012 - 00:00

Oltre centocinquanta persone si sono raccolte in piazza Sciesa per dire no al vespasiano.

Il Comitato per Pra’, interpretando il volere dei cittadini, aveva dato il via alla mobilitazione posizionando i due striscioni che da qualche settimana sono in bella mostra in piazza Sciesa.

Presenti alcuni esponenti politici: Rosa Morlè (Federazione della Sinistra), Massimo Ginogi (Lista Enrico Musso), Enrico Baratelli e Flavio Bernucci (Movimento 5 Stelle), Claudio Chiarotti (Partito Democratico) e il consigliere comunale Salvatore Caratozzolo (Partito Democratico).

 

Tutti concordi nel dire che l’opera è necessaria, tutti altrettanto concordi nel dire che la collocazione è sicuramente infelice. Tutti a chiedersi perché Comune e Municipalità abbiano deciso senza coinvolgere la cittadinanza. E quando il 3 giugno via email abbiamo provato a chiedere al Presidente del municipio Mauro Avvenente il perché di tale decisione, nessuno si è degnato di darci una risposta! [leggi la Lettera al Municipio]

 

C’è spazio anche per il presidente del CIV Mauro Rossi che svela un'altra “chicca”: «Per impedire la sosta selvaggia – dice Rossi – la piazza verrà chiusa da oltre centocinquanta paletti». La municipalità sostiene che sui vigili urbani non si può fare affidamento! L’unico rimedio alla sosta selvaggia è l’utilizzo dei paletti.

 

Nel corso della riunione si è anche parlato del difficile rapporto con il porto. La vivibilità del quartiere deve essere garantita. E non vogliamo che passi l’idea che siamo contro il lavoro, noi siamo per il lavoro, siamo con i lavoratori. Il lavoro però deve svolgersi nel rispetto della salute e della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.

Si è parlato infine della gestione della Fascia di Rispetto. Il presidente di Pra’ Viva Ginetto Parodi, ha invitato la cittadinanza ad iscriversi a Pra’Viva. In tal modo tutti i praesi avrebbero la possibilità di partecipare alla vita della Fascia. «Senza la partecipazione – sostiene Ginetto - non c’è futuro». Prima di sciogliere la riunione, Caratozzolo porta la buona notizia: «Il comune, in attesa di una decisione definitiva, ha deciso di fermare i lavori».